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Napoli, 1943. Maria ha sei anni quando i partenopei insorgono cacciando i nazisti. È una bambina silenziosa e ben educata, la preferita della maestra Lisetta. Mentre la Seconda guerra mondiale scema, Maria scopre la violenza di genere e al contempo la grande forza e determinazione della madre che non esita a soccorrere Lisetta, vittima di un fidanzato manesco. La sua famiglia, pur nelle difficoltà economiche, è una famiglia unita, che compatta la vita a testa alta. Nel corso dei due decenni successivi, Maria avrà modo di rendersi conto delle contraddizioni che gli anni Cinquanta portano con sé. Mentre l'Italia rifiorisce con il boom economico, Maria, sua madre Aquila e le amiche si uniscono nell'unico legame attraverso cui rispondere al sopruso maschile: la sorellanza. C'è Sofia, che è cacciata di casa per essersi iscritta all'università, c'è Elena, c'è Anna, lasciata sola nel momento più difficile, ci sono Cinzia e Flora, che cercano di ritagliarsi uno spazio adeguato nel mercato del lavoro. E poi c'è Napoli, bella, accecante, madre di queste donne e ragazze che amano la propria terra e per questo, nel loro piccolo, lottano per cambiarla. Un romanzo intenso costruito attorno a una giovane donna in grado di essere sempre se stessa.